Citazioni sulla recisione del cordone

Ecco alcune autorevoli citazioni sulla recisione del cordone:

Per il bambino una cosa molto dannosa è quella di clampare e tagliare il cordone ombelicale troppo presto. Dovrebbe essere lasciato, non solo fino a che il neonato abbia ripetutamente respirato, ma fino a quando siano completamente cessate le pulsazioni. Altrimenti il bambino rimane molto più debole perché gli viene a mancare una parte di sangue che gli appartiene e che invece resta nella placenta.
Erasmus Darwin – Zoonomia, 1801

Di norma, il sangue placentare appartiene al bambino. La sua privazione equivale a sottoporre il neonato, ad una severa emorragia.
La privazione del sangue placentare comporta che il bambino abbia una sostanziale perdita di ferro.
Il sangue della placenta agisce come fonte di nutrimento per proteggere il neonato contro la perdita organica di proteine.
De Marsh – The effect of depriving the infant of its placental blood, 1941

Le ricerche hanno dimostrato che il clampaggio immediato prolunga la durata media del secondamento e aumenta fortemente la perdita ematica materna.
Walsh, S. Zoe – Maternal effects of early and late clamping of the umbilical cord, 1968

Il momento in cui viene clampato il cordone può avere un legame con la patogenesi di sindrome da stress respiratorio idiopatico (relativo ad una malattia di causa ignota). Prima avviene il clampaggio, più facilmente avviene lo stress.
Saigat, Saroj – Placental transfusion and Hyperbilirubinemia in the premature, 1972

Nel parto cesareo, il neonato viene sollevato rispetto all’utero; ciò comporta che il sangue rifluisca nella placenta causando una forte perdita ematica. Perdite ematiche significative causano un aumento di difficoltà respiratorie. Gli studi dimostrano che ciò è comune ai bambini nati con cesareo, ma può essere evitato se si permette una trasfusione placentare completa.
Peltonen, 1981 – 1997

Si stima che il clampaggio immediato privi il neonato della metà circa del volume di sangue. Clampare il cordone, prima che il bambino abbia fatto il suo primo respiro, comporta che il sangue venga sacrificato dagli altri organi, per stabilire una perfusione polmonare (la respirazione polmonare).
M. George Morley, 1997 – 1997

Il clampaggio prematuro del cordone priva il bambino dell’apporto di ferro, ed è causa di anemia infantile.”
Grajeda, 1997 – Michaelson, 1995 

Tagliare il cordone appena il neonato è uscito dal ventre materno è un atto di grande crudeltà i cui effetti sul bambino sono incommensurabili.
Leboyer – Per una nascita senza violenza, 1975 

Mi sembra più che possibile che molti di noi subiscano conseguenze durevoli in seguito al fatto che il nostro cordone ombelicale sia reciso troppo presto. Occorre proprio reciderlo? Se si aspetta avvizzisce per conto suo. Che danno c’è ad attendere? Poiché il distacco avviene in modo naturale, perché interferire con il corso naturale degli eventi?
Ronald Laing 6 – (psichiatra e ricercatore)- I fatti della vita, 1976

La American Accademy of Pediatrics, di recente, ha espresso la sua preoccupazione per i rischi neonatali connessi al taglio prematuro del cordone che comporta la mancanza di una trasfusione placentare completa e aumenta il rischio di anemia nei primi anni di vita, affermando che questa prassi non è etica e deve venir scoraggiata.

I medici francesi Leboyer e Odent, così come l’italiano Braibanti definiscono il taglio immediato un”violento abbagliamento sensoriale”che produce uno shock energetico importante.

Il taglio del cordone tardivo o nessun taglio sono la procedura fisiologica. Il taglio immediato è una procedura invasiva che deve essere giustificata. Nel parto fisiologico non è giustificata.
OMS Organizzazione Mondiale della Sanità

Il taglio ritardato del cordone ombelicale fa bene. Con esso non si ha mai ipossia al cervello fetale, né ipoglicemia e il pH del sangue neonatale è perfettamente corretto da quel mirabile calcolatore ‘elettronico’ che è la placenta, della quale è ingiusto privare troppo presto il bambino.
Lorenzo Braibanti, Parto e nascita senza violenza – 2002

Penso che le attuali procedure ostetriche di clampare e tagliare immediatamente il cordone siano incaute e siano causa di danno per la madre e per il neonato. Penso che debbano essere bloccate come procedure di routine e usate solo quando i benefici superano i rischi e, comunque, con il consenso informato dei genitori.
Sarah J. Buckley – Gentle Birth Gentle Mothering – Australia 2005

Se il cordone viene clampato subito, il neonato è sottoposto ad uno shock respiratorio e circolatorio perché avviene un reflusso da parte del sangue che avrebbe dovuto tornare alla madre. Ciò affatica il cuore del bambino, privandolo di ossigeno e globuli rossi.
Elizabeth Noble – Primal Connection

Il medico recide precipitosamente il cordone prima che abbia smesso di pulsare, così il sangue del neonato torna indietro alla madre. È questa mescolanza che produce l’eritroblastosi (disfunzione Rh) in un successivo bambino.
Robert S. Mendelsohn – Male Practice

Il vantaggio di clampare e tagliare tardivamente è quello di permettere che il sangue, dalla placenta, fluisca attraverso il cordone. Così facendo, il volume della placenta si riduce e, di conseguenza, si stacca più facilmente dalle pareti dell’utero. Se è rigonfia di sangue ha maggiori probabilità di restare attaccata e l’utero deve fare un grosso lavoro per poterla espellere.
Sheila Kitzinger – Rediscovering Birth

Clampare il cordone immediatamente è come sottoporre il neonato ad una forte emorragia, perchè, alla nascita, quasi un quarto del sangue fetale è nel circuito placentare. “Privare il neonato di una tale quantità di sangue può essere un fattore di aggravamento in un’incipiente ipossiemia (diminuzione di ossigeno nel sangue) e, di conseguenza, contribuire al rischio di danno cerebrale da asfissia.
William F. Windle – Unassisted Childbirth, 31- Windle, William F., Scientific American, 1969

Nella maggioranza delle società tribali, il cordone ombelicale non veniva tagliato fino a dopo l’espulsione della placenta.
Judith Goldsmith – Childbirth Wisdom from the World’s Oldest Societies