FAQ

Cos’è il Lotus Birth®?

E’ la modalità di nascita in cui, dopo che la placenta è nata in modo naturale (secondamento spontaneo) la si lascia vicino al bambino, senza tagliare il cordone ombelicale, fino a quando questi si distacca spontaneamente dall’ombelico. Il Lotus Birth® è un vero e proprio “non fare”.

Quanto tempo ci vuole prima che il cordone si stacchi?

In media tre o quattro giorni, ma in realtà non ci sono regole. In pochissimi casi è successo che il cordone sia caduto al decimo giorno. Ci sono vari fattori che concorrono a determinare la caduta spontanea del cordone: le necessità del bambino, il grado di umidità dell’ambiente.e altri aspetti ancora inesplorati. In questo modo di nascere si sottolinea proprio il principio che: “Ognuno ha i suoi tempi”. Nel momento in cui il cordone cade spontaneamente, la cicatrice che rimane è un ombelico perfetto.

E se il cordone è corto? Come fare, mentre si aspetta la nascita della placenta, proprio quando è importante che il bambino stia al seno della mamma?

Un cordone corto aiuta ad aumentare la concentrazione della madre sul completamento della nascita e cioè, sull’uscita della placenta. La mamma può parlare al suo bimbo, toccandolo, mentre lo tiene pelle a pelle, sulla parte bassa della pancia. Il contatto pelle a pelle favorisce il rilascio dell’ossitocina, che produce le contrazioni per far nascere la placenta in modo naturale (secondamento spontaneo). Quando il cordone resta intatto, il sangue viene trasferito al bambino e così la placenta, meno gonfia, può nascere più facilmente.

Nei giorni del Lotus Birth® bisogna fare delle medicazioni al cordone?

Non avendo creato alcun taglio, non c’è bisogno di fare alcuna medicazione al cordone o all’ombelico e, i tempi di guarigione, sono inferiori, rispetto a quando si recide. In poche parole, non essendoci vie aperte a possibili infezioni, non è necessario prevenirle.

La placenta potrebbe emanare cattivo odore?

No, se viene ben lavata dai coaguli di sangue, asciugata e poi, volendo, cosparsa di sale marino grosso (vedi “come trattare la placenta“). Si possono mettere alcune gocce di olio essenziale di lavanda e lasciarla esposta all’aria. Nei giorni in cui resta collegata al bambino, la placenta non si decompone, ma appassisce prosciugandosi. E’ proprio come se questo trasferimento di nutrienti ed energia, che avviene in modo lento ma continuo, sia previsto dalla natura.

Perché mettere il sale sulla placenta?

L’uso del sale marino, che è facoltativo, aiuta il processo di essiccazione della placenta e agisce da “conservante” naturale.

La placenta potrebbe essere un veicolo di infezioni per il bambino?

La placenta in utero è sterile, così come lo è il bambino. Nel momento in cui bambino e placenta nascono, si ricoprono subito di batteri “familiari” presenti nella madre, sia che il cordone venga tagliato o meno.
Il cordone ombelicale, dopo che ha smesso di pulsare, non agisce più da condotto se non per un trasferimento energetico.
Quando il cordone non viene tagliato, è comunque più difficile che possano entrare nel corpo del bambino dei batteri pericolosi.

Come gestire il bambino con la sua placenta?

La placenta può essere messa in un colino posto all’interno di una ciotola, o semplicemente avvolta in un panno di cotone, di fianco al bambino.
Alcune mamme confezionano una borsa (magari con tracolla) nella quale inserire la placenta per spostarla più facilmente.
Anche una semplice federa di cotone potrebbe essere funzionale.
Dalle testimonianze delle mamme, la realtà è meno difficoltosa di quanto si immagini. I gesti diventano molto semplici e spontanei e ci si abitua subito.
Poi, non ci si deve occupare delle medicazioni del moncone…

I giorni del Lotus Birth® andrebbero considerati come un breve periodo di integrazione e di “fermo”in cui si delineano le basi del rapporto con il nuovo nato.
Con la mamma sdraiata vicino al suo cucciolo e alla placenta, in questo sacro cerchio di quiete, anche l’allattamento si stabilisce con maggior facilità.

Come appare la placenta alla nascita?

Come un’abbondante e densa focaccia del peso di 500/600 grammi. E’ estremamente complessa, a tal punto che gli indigeni pensavano fosse parte del mistero dell’ Albero della Vita. E’ sorprendente il modo in cui il cordone ombelicale si erge dalle radici arteriose e dalle vene: come un tronco d’albero.
In più, la placenta di ogni bambino ha una diversa calibratura di ormoni e proteine che si adatta perfettamente ai bisogni individuali di quella mamma e del suo bambino. Placenta e cordone assomigliano ad un piccolo cuscino collegato al bambino da una cordicella.

Il bambino sente quando placenta o cordone vengono toccati?

Il cordone si secca molto velocemente pur rimanendo abbastanza flessibile. Di solito la parte vicina all’ombelico del bambino resta piuttosto morbida. Se il cordone dovesse prendere una piega piuttosto acuta, basta avvolgerlo per qualche minuto in un panno bagnato e strizzato: riprenderà la forma originale.
Muovere la placenta non fa male al bambino anche se egli è sensibile al fatto che venga toccata.

Posso fare il bagnetto al bambino nei giorni del Lotus Birth®?

Se si vuole, il Lotus Birth non è una controindicazione. La sola accortezza è quella di tenere la placenta fuori dall’acqua, magari facendosi aiutare da qualcuno che la possa sorreggere.
La si può mettere in un contenitore di polistirolo (come quello dei gelati) che le consente di galleggiare. Non ha importanza se il cordone si bagna, basta asciugarlo tamponandolo.

Come appaiono placenta e cordone dopo che il Lotus Birth® è completato?

La placenta si riduce piuttosto in fretta ed entro qualche giorno diventa un quarto della misura che era al momento della nascita. Il cordone diventa presto un nastrino argenteo e secco.

Cosa fare della placenta dopo che il Lotus Birth® è terminato?

Ci sono diversi modi per ringraziare e onorare la placenta dopo il Lotus Birth®. Alcuni genitori la conservano nel freezer fino al momento in cui decidono cosa farne. In genere, la sotterrano sotto un albero o un cespuglio. Altri ne usano una parte per creare un rimedio ricostituente e contro i malesseri. Nella sezione bibliografia c’è un testo dal quale trarre gli spunti sull’uso dei rimedi placentari.

Quando si può fare il Lotus Birth®?

Quando la placenta, nata in modo spontaneo, appare sana e intera sia dopo un parto in acqua che non.
In caso di cesareo o di nascita pretermine, la vicinanza della placenta è oltremodo importante per aiutare questi bambini ad “atterrare” e a far fronte ad eventuali difficoltà respiratorie.

Gatti e cani partoriscono in libertà e mangiano la loro placenta proprio come tutti i mammiferi. Non è innaturale per il mammifero umano fare il Lotus Birth®?

La maggior parte dei mammiferi ingerisce la placenta per evitare che il suo odore possa attrarre dei predatori. In questo modo, tutte le sostanze in essa contenute vengono trasferite ai cuccioli, attraverso l’allattamento.
A dire il vero, poi, non tutti i mammiferi recidono il cordone e mangiano o sotterrano la placenta: gli scimpanzè che sono considerati gli animali più intelligenti, monogami e dotati di uno spiccato senso di collaborazione, non recidono il cordone. La mamma, quando si sposta, porta placenta e cucciolo tra le braccia. Quando poi il cordone si stacca, resta a terra insieme alla placenta diventando nutrimento per il terreno della foresta.
Guarda il filmato.

In che modo la nascita Lotus Birth® protegge la salute del neonato?

Nella nostra cultura moderna, in cui sono presenti malattie significative connesse allo stress, il Lotus Birth® offre ai bambini e ai genitori, dei miglioramenti considerevoli in armonia fisica e stabilità metabolica, un eccellente fondamento per la salute di tutta la vita.
I bambini Lotus Birth® non perdono, nelle prime ore dopo la nascita, le energie nel tentativo di stabilizzare il proprio sistema.
Ostetriche, medici e genitori hanno constatato che sono bambini visibilmente più rilassati e pacifici, che spesso, non hanno nemmeno l’usuale calo di peso. Sono totalmente aperti allo sviluppo ottimale dimostrando rilassamento, migliori capacità motorie e un’osservazione vigile del mondo che li circonda. Potrebbe sembrare uno sviluppo accelerato, ma non è così: sono semplicemente bambini pienamente sbocciati, che non hanno subito violenza e stress e, pertanto, affrontano la dentizione e gli altri stadi dello sviluppo, in maniera più rilassata.
Si potrebbe dire che il Lotus Birth® dia ai bambini gli strumenti di una lunga vita.

Il Lotus Birth® può essere richiesto in ospedale?

Pur essendo una modalità di nascita che trova il proprio senso compiuto, soprattutto nella nascita in casa o in casa di maternità, tuttavia vi sono situazioni in cui si debba decidere per un parto ospedaliero.
Nel protocollo dell’ospedale, il rituale del taglio del cordone, che è stato adottato per convenienza e praticità, continua ad essere trasmesso per abitudine.
Hai comunque il diritto di comunicare la tua scelta informata, rifiutando il protocollo che va contro le tue credenze. Ti verrà chiesto di firmare un documento di assunzione di responsabilità.
La non recisione del cordone è qualcosa da stabilire in anticipo con coloro che assisteranno il tuo parto. E’quindi importante che i tuoi desideri vengano messi per iscritto.
Pur non essendoci indicazioni legali contrarie all’ottenimento di un Lotus Birth® in ospedale, è tuttavia consigliabile rivolgersi alle strutture che dimostrano una certa sensibilità e disponibilità verso il tema: in questo modo si rispetta il senso e la sacralità di questa nascita.
Alcuni ospedali seguono una conduzione del secondamento naturale e “passiva”(non intervengono con farmaci e manovre); il Lotus Birth® richiede loro di essere facilitatori passivi anche del primo stadio del bonding, assistendo questa pratica non violenta di intima armonizzazione familiare.
Per lo staff medico, sia quello ostetrico responsabile della mamma, che quello neonatologico e pediatrico responsabile del bambino, l’avere a che fare con l’unità madre-bambino intatta, può essere un’occasione professionale davvero preziosa.
In casi estremamente rari potrebbero verificarsi delle condizioni che necessitano il taglio del cordone per una separazione della mamma dal bambino, ma la placenta comunque appartiene di diritto alla famiglia che ha partorito.

Con la nascita Lotus Birth®, non viene presa in considerazione la raccolta delle cellule staminali. Non è una scelta poco responsabile?

La raccolta delle cellule staminali comporta la conservazione sottozero del sangue del cordone, per un lungo periodo, con l’obiettivo di poter disporre di queste cellule, in caso di necessità, per una trasfusione al bambino in caso sviluppasse la leucemia infantile o altre malattie.
Questa procedura comporta il clampaggio immediato e il prelievo di un volume significativo (100 ml, un terzo circa del volume totale) di sangue dal neonato il quale avrebbe bisogno di riceverlo tutto.
È una procedura costosa sia a livello fisico che economico e che non supera i benefici dati dal Lotus Birth®. Con il Lotus Birth®, infatti, viene fornito al periodo di adattamento iniziale del bambino, un enorme beneficio di prevenzione sulla salute, per tutte le malattie.
È allora pertinente chiedersi:
“Se il sangue del cordone è così prezioso, cosa comporta per un neonato esserne privato?”
Il clampaggio immediato per la raccolta delle cellule staminali è un atto profondamente antietico.
Il nostro dovere è quello di proteggere il bambino che non è in grado di decidere per sé stesso.
Dire “sangue del cordone” è un eufemismo per dire “sangue del tuo bambino”.