Susanna Hinnawi

Diversi anni di esperienza nel campo delle terapie di sostegno, mi hanno sempre piú convinta di quanto sia determinante considerare una nascita “buona”, per ottenere una vita “buona” e delle “buone” relazioni. É proprio cosí, l’esperienza con la quale veniamo al mondo determina le nostre attitudini e, di conseguenza, il carattere.

Quello che ho potuto verificare, lavorando su me stessa e con gli altri, é che c’é un punto comune nella maggioranza degli esseri umani, che impegna quasi tutta la nostra esistenza: la ricerca inconscia dell’unione perfetta con una parte di noi stessi, che abbiamo perduto.

Nel 2003, l’incontro folgorante con il libro in lingua inglese, Lotus Birth, mi offre la comprensione di quanto sia deteriorante l’immediata separazione dalla nostra placenta. Le conseguenze di ciò, in termini emozionali, possono essere davvero pesanti: rabbia, sfiducia, paura, aggressività…

Nasce allora in me il forte desiderio di promuovere una nascita più umana e naturale attraverso il Lotus Birth, incoraggiando le neo-mamme a mantenere l’unione primaria del bambino con la sua placenta. E come in un flash luminoso, tornano alla mia memoria alcune parole del Dalai Lama, sentite non so quanti anni prima:

Non ci sarà mai pace sulla terra finchè i bambini continueranno a nascere in questo modo.”

Il bambino che viene alla luce è “intatto”, completamente consapevole e possiede un universo interiore di potenzialità che abbiamo il dovere di preservare. Rispettando il modo di venire al mondo, rispettiamo l’integrità di quell’essere consentendogli di fiorire pienamente. In assenza di aggressività, in assenza di risentimento, in assenza di rabbia, in assenza di paura.

Con la pubblicazione italiana del libro Lotus Birth, di cui ho curato la traduzione per volere dell’autrice, inizia la mia “missione” di vita. E’ una forza inspiegabile che mi spinge a diffondere questo messaggio che considero essenziale per il futuro dei figli che nasceranno e dell’umanità tutta.

Forse un giorno la terapia potrà non essere più necessaria?

Me lo auguro di cuore.