Integrazione dell’esperienza di nascita e del periodo appena successivo

Anche quando si attende che il cordone cessi di pulsare prima di reciderlo, non si considera che nel cuore della placenta c’è ancora una forma di vita alla quale il bambino è felice di restare connesso.
Questa sensazione di completezza e benessere viene descritta nei bellissimi racconti delle mamme che hanno vissuto l’esperienza del Lotus Birth (leggi le testimonianze).
Ciò significa che una microcircolazione di sostanze e di messaggi continua ad esserci: c’è ancora una forma di energia che la placenta continua a trasferire al bambino anche nei giorni dopo la nascita.

Nei giorni del Lotus Birth si vede come la relazione di simbiosi e di consapevolezza profonda, che ha caratterizzato il rapporto bambino-placenta nell’utero, continua. Il neonato è appagato e nutrito da questa presenza.
Lo si osserva abbracciare il suo cordone, così come faceva in utero e restare vigile e attento quando mamma o papà si prendono cura della placenta. Egli mostra una serenità particolare che, a volte, si trasforma in irrequietezza proprio alla vigilia della separazione dalla preziosa compagna.
Non si può indicare né stabilire un tempo preciso per il momento del distacco del cordone ombelicale, attimo in cui si esaurisce il rapporto bambino – placenta. E’ una decisione personale del bambino e della sua placenta: per alcuni bimbi sono sufficienti due giorni, per altri magari ne occorrono dieci. La media, comunque, è dai tre ai quattro giorni.

Ibu Robin Lim è l’ostetrica che ha ricevuto nel 2006 il premio Alexander Langer per la pace.

Lavora attivamente in Indonesia per ricostruire il tessuto sociale dopo lo tsunami e lì ha creato un centro per l’accoglienza della maternità.
Ha lavorato per molti anni negli Stati Uniti, facilitando oltre duemila nascite Lotus Birth.
Proprio a proposito di una di queste nascite, racconta di aver visto il cuore della placenta pulsare ancora cinque giorni dopo il parto, mentre il bambino veniva nutrito al seno! (leggi il suo articolo nella sezione articoli da leggere)

“La cosa più bella che possiamo sperimentare è il mistero.
E’ la fonte di ogni vera arte e di ogni vera scienza”
Albert Einstein.

 

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